COPING POWER PROGRAM
Il Coping Power Program (CPP) è un programma di intervento per la modulazione della rabbia e dell’impulsività in bambini e ragazzi, sviluppato dal Prof. Lochman, dell’Università dell’Alabama, applicato inizialmente nel contesto scolastico. È efficace nel ridurre in maniera significativa e stabile le condotte aggressive e i comportamenti a rischio.
Cos’ è il “Coping Power Scuola”
- È l’adattamento del Coping Power Program al contesto scolastico italiano per tre ordini di scuola: scuola dell’Infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di 1°grado.
- È un percorso di prevenzione primaria finalizzato a sviluppare abilità sociali-emotive-relazionali, in linea con le indicazioni nazionali e le normative vigenti, integrato nella programmazione didattica.
- È costituito da diversi moduli che vanno a potenziare abilità quali: intraprendere obiettivi a breve e a lungo termine, riconoscere e modulare i segnali fisiologici delle emozioni, riconoscere il punto di vista altrui (perspective taking), risolvere adeguatamente le situazioni conflittuali (problem solving).
- Tali moduli sono collegati tra di loro da una storia, specifica per ogni ordine di scuola, ideata per introdurre ai bambini e ragazzi le tematiche sopra esposte in modo divertente e coinvolgente
- Sulla storia è stata ideata una serie di attività sia di tipo didattico (analisi, comprensione e produzione del testo, attività meta cognitive e generalizzazione interdisciplinare dei contenuti) sia di tipo attivo- esperienziale (role playing, circle time, giochi ed esercitazioni in gruppo), un contratto educativo che prevede il raggiungimento da parte degli alunni di obiettivi a breve e a lungo termine, e una mappa concettuale individuale e di classe.
- Tutte le attività vengono svolte attraverso una metodologia che stimola l’apprendimento significativo, l’apprendimento cooperativo, utilizzando un molteplicità di linguaggi e strumenti in un’ottica inclusiva con obiettivi mirati alle diverse fasce di età coinvolte.
A quali esigenze della scuola risponde
- Gestire classi sempre più diversificate nei bisogni e negli apprendimenti, con situazioni problematiche e Bisogni Educativi Speciali (Direttiva del 27/12/12 - C.M. n. 8 del 6/3/2013).
- Favorire l’acquisizione delle competenze: imparare ad imparare, pensiero critico-scientifico, competenze sociali e civiche (Competenze europee, 2006; Competenze di cittadinanza, 2007).
- Favorire l’inclusività attraverso strumenti e metodologie in grado di potenziare tutti gli stili di apprendimento: Lim, apprendimento Cooperativo, mappe concettuali (Indicazioni Nazionali 2012).
- Fornire ai docenti strumenti di screening per la rilevazione dei bisogni del gruppo classe.
- Divenire parte integrante del Piano Annuale Inclusività (PAI).
- Permette di strutturare un percorso di continuità basato su strumenti e metodologie comuni ai bambini dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia e del 1° anno scuola primaria.
- Favorisce una continuità orizzontale: coinvolgimento dei genitori.